11.28.2005

Thanksgiving Day



Una gallina arriva nella hall di un hotel con pesanti valige e urla: -Tacchino!!! -

Ciao a tutti...

indovinate qual è l'argomento della puntata odierna?
NO! non è la febbre dei polli (a prop., Umberto, sei guarito?)... oggi si parla di THANKSGIVING DAY! ossia il Giorno del Ringraziamento!
Forse nemmeno gli americani (scusa Alle se dico americani invece di statunitensi, ma è più facile!) sanno per che cosa devono ringraziare, dal momento che qualcuno mi ha chiesto: - Ce l'avete voi in Italia il Giorno del Ringraziamento? -
-No! -, ho risposto, -Noi stiamo ancora aspettando...-
Chi sicuramente non ringrazia, è il tacchino! Cucinato in mille modi diversi (marinato, bollito, al forno, alla piastra, in pentola, al microonde, ecc...) è però diverso dal tacchino che un dì gustai in Finlandia: a quest'ultimo era stata tolta la polpa, che era stata tritata e quindi ricomposta in una grossa formina a forma di pollo! Praticamente fuori una gallina, dentro un prosciutto! Esattamente il contrario di certe cavalle che si vedono il sabato sera al Dadaumpa: fuori delle prosciutte, dentro delle galline!
Per pranzo sono stato invitato a casa della madre di Connie, una delle mie compagne di abitazione. L'atmosfera era già di quelle un po' natalizie, con la tavola imbandita, la neve che scende, la bolletta del gas che sale, la famiglia riunita e tanta allegria a tavola. La mangiata era di quelle faraoniche... ci siamo alzati da tavola solo alle 5,30 del pomeriggio! L'aumento del consumo di carta igienica di questi giorni, è indice di quanto ancora il mio intestino risenta di quella gloriosa tenzone.

Ok ragazzi,

ora vi lascio ché sono un po' stanco e vado a dormire... questa è stata una puntata corta, così ho fatto felice chi mi ha detto che non arriva mai in fondo alle mie email perché sono troppe lunghe.

Arrivederci a tutti e buona settimana!

PS: mancano 9 giorni...

11.21.2005

Mail seria


Salve a tutti

Come avevo promesso rispondendo ad un commento lasciato da un ammiratore sul blog nella puntata “Mamma RAI” (dantep.blogspot.com), questa che vi scrivo non è la solita mail ironica con la quale vi rendo settimanalmente partecipi della mia esperienza statunitense.
In particolare, nella mia risposta specificavo che degli Stati Uniti vediamo spesso soltanto aspetti parziali che non rendono la globalità della realtà. Spesso e volentirei succede, infatti, che percepiamo aspetti frammentari della cultura a stelle e strisce, che, analizzati con gli occhi italiani e europei, non permettono di comprenderne appieno i lati interessanti, portandoci talvolta a farci idee errate perché massimizzate, assolutizzate e generalizzate.
Precisazione: le considerazioni che seguono sono strettamente personali e rispecchiano l’idea che mi sono fatto IO degli americani di Cleveland, i quali non sono certo TUTTI gli americani USA. In più, cercherò di chiamare gli statunitensi col loro nome, e cioè appunto statunitensi e non americani, in rispetto alla “maggior parte degli americani”, come suggerisce lo stesso ammiratore di prima in un altro commento allo stesso articolo.
Ho sempre criticato il concetto di libertà degli statunitensi, perché credevo più vicino al concetto di possibilità di esercitare tutti i diritti personali (compreso quello di salvaguardare la proprietà privata anche uccidendo un ladro che entra in casa), piuttosto che quello più sociale che abbiano noi, per la quale la società si prende cura di tutti i suoi componenti (in qualche modo anche dei ladri), e per la quale un individuo è libero nella misura in cui esercita i propri diritti all’interno delle regole sociali.
In realtà il loro concetto di libertà non viene “mischiato” con la solidarietà sociale, ma quest’ultima è ugualmente e largamente esercitata con altri mezzi. Numerosissime sono le fondazioni che si occupano di recupero dei disadattati, dell’assistenza alla persona ecc, e che vivono della generosità di donatori. Gli statunitensi mi sono sembrati molto attenti sotto questo aspetto.
Una cosa che mi ha colpito in maniera molto positiva è il rispetto per le diverse culture. Una persona può essere gialla, nera, rossa, comunista, fascista, pacifista, guerrafondaia, cristiana, mussulmana, che viene accettata ugualmente come NORMALE. Lo scrivo a caratteri cubitali perché invece mi sono accorto che in Italia, se una persona non appartiene ad una cultura largamente condivisa, viene sempre vista con diffidenza o, alla meno peggio, con superficialità. Gli americani degli USA sono curiosi e aperti a tutti gli aspetti culturali, il che fà di loro socievolmente molto aperti e calorosi. L’unico problema che hanno (direi un grosso problema) è che tutto deve essere ricondotto all’ambiente e allo STILE di vita americano, che è preso come modello assoluto, inequivocabilmente corretto, e pertanto esportato in altre parti del mondo con risultati spesso criticabili.

Mi piacerebbe scrivere di più, ma ho già sforato il limite di parole che mi sono prefissato… vedrò di integrare in futuro.

Alla prossima…

Dante

11.14.2005

Mamma RAI...

Ciao a tutti.



Questa settimana vi parlerò della televisione americana. Vorrei, in particolare, sfatare alcuni tabù che perseguitano questo povero strumento di persuasione di massa.

Non è vero che la televisione americana offra solo la cosiddetta TV spazzatura. Però non so come mai la maggioranza delle famiglie tiene la tivvù sotto il lavandino in cucina. Non è vero che il livello dei programmi americani è bassissimo. Infatti, è richiesta almeno la seconda elementare per seguire certi programmi, per altri addirittura la quarta. I discorsi di Bush sono per tutti, ma è meglio che i bambini siano seguiti da un adulto. Bollino giallo.

A proposito, e questo va veramente a favore della televisione americana rispetto a quella italiana, non ho mai notato, a nessuna ora del giorno e della notte, alcun programma con contenuti minimamente pornografici. O almeno, non nei canali che si vedono a casa mia.

La televisione aiuta. Ogni 5 minuti ti suggerisce mezzora di acquisti. Una puntata di Friends dura dalle 4 alle 5 ore, mentre per guardare Ben Hur devi prenderti le ferie.

Composizione dei canali: due canali informativi CNN, due FoxNews, altri due C-SPAN (totale share dello 0.0001 percento); tre canali religiosi in cui ci sono sempre le solite tre facce che parlano. Una di queste facce comincia a parlare piano e lentamente, poi sempre più forte, più forte e veloce, con sempre più enfasi ed ad un certo punto sempre più persone si alzano ed esclamano qualche formula magica e improvvisamente parte il Coro Gospel accompagnato da urla di incitamento e tifo da stadio! La benedizione finale dopo la pubblicità. Poi esistono altri canali totalmente culturali quali Historic Channel (che offre il suo programma di punta sugli avvistamenti di UFO e la serie di Tomb Rider), Science Channel (con l’imperdibile “L’uomo che veniva dall’Aldilà”) e Animal Channel, con le avventure di Pino il Cagnolino. Ma la parte del leone la fanno i canali tematici di SPORT e METEO! Quaranta canali di football, basket, golf, baseball, biliardo e poker! Altrettanti su freddo, caldo, uragani, venticelli, cirrocumuli e mappe stocastiche. E sono anche precisi. “In questo momento a Cleveland sta piovendo!”. Allora guardi fuori dalla finestra e immediatamente si mette a piovere. Ah però! Chissa quanto spendono per guardare fuori dalla finestra! Almeno qui ci vedono bene; non come da noi che quando la tele ti dice che piove, ti ritrovi in centro a Parma con un sole che spacca le pietre e con un ombrello familiare giallo marrone, regalo ACI.

Completano la serie un paio di canali in lingua spagnola (si vede anche la televisione di CUBA!!!!) e vari canali commerciali attraverso i quali è possibile comprare casa, auto, vacanze, cornee, donne e bambini al modico prezzo di un dollaro se chiami ora. Io ho chiamato ora e mi hanno detto che avevano appena finito lo stock, e che PERO’ con solo 200 dollari in più avrei avuto in regalo senza impegno il nuovo aspirapolvere-fax-teiera. Ho accettato e mentre vi sto scrivendo sto sorseggiando il mio the aromatizzato acaro e inchiostro.



La televisione tiene compagnia. Ma siccome tu non le parli, allora parla lei…

Anche da noi in Italia.



Arrivederci a tutti alla prossima puntata! E, come dice il Max, “Meditate, gente, meditate…”.





Dante

11.07.2005

Hallowin!


"OhOhOhOh, Dante... How are you?... Ohhhh! goooooood!!!"

Stavolta mi ha detto di sì!!! Ricordate la puntata precedente? Mike, detto Tonino 'o Scassatore, SuperMario Bross per gli amici e Topolino per i mici, finalmente ha voluto assaggiare il mio CAFFE'!
Peccato che quando il caffè era pronto lui era già tornato a casa!
Così mi sono bevuto due espresso in una volta sola e alle 3 di notte avevo ancora gli occhi sbarrati come due fari di una motovedetta della polzia! Meno male che era venerdì e così il giorno dopo avrei potuto dormire di più. Solo che alle 9.00 di sabato mattina Tonino era già a lavoro: decespugliatore motore Lamborghini 230 cavalli e 400 decibel! Il pomeriggio finalmente ho recuperato e, dopo un giretto per shopping e un po' di footing per il quartiere, sono riuscito a dormire fino alle 9.30 di sera. Alle 10 avevo un appuntamento e così mi sono quasi ammazzato dalla fretta per arrivare in orario. Per fortuna sono riuscito ad arrivare puntuale, in modo da poter aspettare gli altri in ritardo di 40 minuti. Eh sì... com'è dura la vita! Comunque, la destinazione era il centro di Cleveland, che, a differenza di qualsiasi altro momento della settimana (nei quali, al confronto, il deserto dell'Arizona sembra popolato come Portici), pullula di gente e di giovani che vogliono divertirsi. Le discoteche sono per lo più gratis, così uno può entrare e uscire quando vuole e cambiare locale quando vuole, senza rinc*****nirsi per 5 ore consecutive sotto una musica mitragliante. In più, alle due di notte TUTTI i locali chiudono (anche le discoteche) e le vie si riempiono dei famigerati TAXI GIALLI, che portano a casa i corpi di coloro che un tempo si chiamavano Homo Sapiens, una specie rara, i resti dei quali vengono conservati sotto alcool. Un Daikiri è ottimo per conservare un Clevelandese, mentre per un Texano è consigliata una Tequila Bum Bum. Questo stato SPIRITICO è tale per cui in meno di mezz'ora ho sostenuto ben 4 conversazioni con altrettante persone senza aprire bocca! Facevano tutto loro: discorsi, domande e risposte! Potenza dell'alcool.
Ma questa è stata anche la settimana di Hallowin, nella quale ogni persona si trasforma e tira fuori il proprio lato horror.
...E qui si sprecherebbero le battutine, ma sono troppo specifiche... :-)
Martedì sera (c'erano circa 20 gradi, serata piacevole) gli abitanti delle case aspettavano i bambini sui gradini delle case o sotto i portici per dare loro i dolcetti. Le strade erano piene di zucche vuote (Bhè, le zucche vuote sono dappertutto, dopotutto...) e luminose, in pieno spirito hallowiniano. Io mi sono messo un paio di orecchie finte e i bambini avevano veramente paura di me! Ma non credo che fosse per le orecchie!!!

Vabbè ragazzi!

Per stavolta è tutto!

Have a nice week!

Dante's Peak

10.31.2005

SuperMario Bross


Carissimi conterranei* (e non),

Vediamo se avete fatto i compiti per casa!
Chi di voi è andato a rivedere come si gioca a Super Mario Bross alzi il dito (l'indice, per favore, Frank).
Potete pure imbrogliare, tanto non vi vedo...
Super Mario Bross è Tonino o' Scassatore, l'omino tuttofare che il vicino di casa, proprietario della casa in cui vivo, chiama per fare le riparazioni.
Altezza media, corporatura media, pancia media, licenza scuola media, baffi medi, faccia da medium, tuta da idraulico. La fotocopia vivente di Super Mario!
Non l'ho mai visto in piedi, come tutti i comuni mortali, ma solo: sdraiato sotto il lavandino, spaparanzato sul tetto a pulire la grondaia, tuffato dentro il motore della Volvo del vicino, spiattellato nel cortile a lastricare un passaggio, appeso su un albero a potare i rami.
Inoltre, quando mangia il fiore, può sparare e saltare più in alto.
A proposito, ragazzi, che ne dite di chiamarlo per sistemare la casa di Tizzano???
Ha sempre un sorriso Durbans appiccicato sul volto, ché pare gli abbiano fatto un contratto pubblicitario e c'ha pure una profonda voce da Babbo Natale!
"OhOhOhOh, Dante... How are you?... Ohhhh! goooooood!!!"
Ogni volta che mi vede mi promette sempre di assaggiare il caffé espresso che puntualmente gli offro, ma ha sempre una scusa pronta (chissà poi come mai?), recitata con un sorriso e una risatina da politico navigato:
-No grazie, ho appena mangiato una banana! Ma la prossima volta...
-No grazie, ho appena cominciato a ricostruire il tetto, ma la prossima volta...
-No grazie, ho appena finito di ricostruire il tetto, ma la prossima volta...
-No grazie, ho appena finito di tracannare una birra, ma la prossima volta...
-No grazie, ma ho appena finito di conquistare il mondo, ma la prossima volta...

La prossima volta... voto LUI alle primarie! Tanto, promessa per promessa...

E così il nostro Tonino, che di vero nome fa Silvio o Romano, a seconda che siate di sinistra o di destra, (comunque, Mike per gli amici), non ha ancora assaggiato il mio caffé!
Vabbè sarà per un'altra volta. O quella dopo. O quella dopo. O quella dopo. O quella dopo...
Vorrei ora chiudere parlando in poche righe di un argomento molto delicato: il modo di vestirsi degli americani (o meglio, dei clevelandesi).
La scala che regola il grado di copertura di una persona non è, come nei paesi più civilizzati che adottano le norme ISO, il fatto che faccia freddo o no, bensì il fatto che ci sia o no un benché minimo raggio di sole. In più, pare che adottino metriche diverse dall'anca in su o in giù.
Risultato: con 15 gradi, e un piccolo barlume di luce, molti vanno in giro vestiti come segue per la parte superiore del corpo:
- magliettina della salute anni '20;
- felpa lanosa della squadra di football americano "Brown" dello stesso colore del valore tecnico della squadra stessa;
- giacchettina impermeabile 'tengo perfino le mitragliate'

e come segue per la parte inferiore:
- pantaloncini CORTI appena sotto le chiappe;
- infradito!

Tutti barcollano in avanti a causa dello spostamento netto del baricentro del corpo verso l'alto.
Io invece sto barcollando dal sonno, quindi smetto e vado a dormire.

Questa è stata una puntata corta.
Cercherò quindi di non aspettare sempre le domeniche notti per fare i resoconti, ma, d'ora in poi, se ci riesco, magari faccio anche degli infrasettimanali.

Buona settimana a tutti,

Dante

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* Molisani inclusi

10.26.2005

LA GRANDE MELA!


Ladies and Gentlemen,

ho l'onore di presentare, a chi non c'è mai stato...

NEW YORK

ovvero...

LA REGINA DELLE CITY
IL CENTRO DEL MONDO
L'IMPERATRICE DELLE MACEDONIE...

LA GRANDE MELA!!!

vista dal cuore delle sue fette: Manhattan!
e non cercate di vedere dove si trova Manhattan guardando sull'atlante mondiale come ha fatto mia zia, che non riusciva a trovarlo perché ella non sapeva che Manhattan è:
il cuore di NEW YORK,
il centro nevralgico (anzi nevrastenico) dell'economia mondiale
la babele della multietnicità
la dedalo dell'urbanistica mondiale
la Dodona delle città Macedoni (quest'ultima non vuol dire una mazza ma suonava bene! eppoi... scusate la cultura!!!)
Vabbé passiamo oltre... questa era scadente...

Arrivo con Asta all'aeroporto NEWARK di New York: il tempo ci sorride! Anzi, ci ride! E ci ride talmente tanto che piange: piange quasi 2 mm di acqua all'ora, e noi siamo soltanto con una giacchettina leggera stile Miami Beach! Ma Asta, da buona finlandese, provvede subito, e dal suo mini zainetto delle foreste nordiche tira fuori due giacche impermeabili, un ombrello che ha incredibilmente passato il controllo sicurezza all'aeroporto, due paia di scarponi da pesca, due canne e un chilo di esche. Durante il tragitto dall'aeroporto all'albergo, abbiamo pescato 3 salmoni e due sardine. Ci siamo tenuti i salmoni e abbiamo ributtato in acqua le sardine, perché tenere due piccole bambine di Orgosolo con noi è paragonato a rapimento. Ed è meglio non giocare con le stesse armi dei sardi...
Arriviamo nella hall dell'albergo: passiamo attraverso la porta girevole e io mi trovo ancora fuori!!! Sento da dentro Asta che dice: "180, non 360!!!".
Allora ritento e stavolta va meglio: 180 gradi e... altri 100 gradi all'interno dell'albergo: escursione termica fenomenale: anche i salmoni che abbiamo pescato cominciato a boccheggiare. Ah! Sì... mi ero scordato di metterli in acqua.
Descrizione dell'Albergo:
- Albergo stile ottocentesco con hall di 2 piani e lampadari da 3000 kW l'uno: i camerieri erano tutti abbronzati
- Vari omini in giacca e cravatta. Classici da figurine Panini: il cuoco celo, la cameriera è doppia, ecc...
- Non vi parlo dell'autista dello shattle fra albergo e aeroporto... tanto ormai sapete com'è fatto
- Camera al 36° piano: pescato dal balcone un satellite geostazionario
- Bar, ristoranti, palestra, sala da pranzo, sala da thè, sala da gioco, sala da biliardo e sala delle torture
- Cameriera (deve essere la sorella di qualche autista) che ci disturba mentre dormiamo chiedendoci se abbiamo visto un ferro da stiro!
- Ho visto un ferro da stiro che cadeva dal 38° piano.
Appena sistemati in camera, siamo usciti dall'albergo e abbiamo visto un buco a forma di triangolo abbastanza profondo. E una cameriera che cercava qualcosa.
Davanti a noi, ad una distanza di soli 2 isolati, si ergeva imponente quello che fino all'11 settembre del 2001 era il secondo (o terzo) palazzo più alto degli USA, e ora è il primo. Un po' come quando qualcuno vince la maratona alle olimpiadi perché qualche pazzo colpisce il primo della gara! (uhm... penso che sia effettivamente successo!!!). Questo vincitore delle maratone verticali è l'Empire State Building, inaugurato nel '31 dopo solo 14 mesi di lavoro. Orgoglio della razza americana e simbolo dell'ascesa mondiale della Grande Mela. Da lassù tutto è piccolo, anche Bush. Anche l'America stessa.
La vista è una delle più belle che si possano immaginare! Lo Spettacolo in persona!
I controlli per salire sono imponenti. Code di 2 ore per poter arrivare in cima (gli ascensori viaggiano a circa 3 piani al secondo). Talmente imponenti che se compri il biglietto comprensivo del cinema dinamico, salti la coda e... udite udite: anche i metal detector!!! Un colossale baco di sicurezza!!! E infatti noi siamo arrivati in cima in meno di mezz'ora.
Quando siamo scesi ci siamo accorti che in verità Bush è piccolo anche da terra...Abbiamo preso la metropolitana (dove abbiamo trovato il ferro da stiro della cameriera) e ci siamo diretti verso Time Square (in verità solo 1 fermata), il posto più IN centro di Mahnattan. Luci, Schermi giganti multicolore, Taxi gialli, Musi gialli (anche qui), negozi e gente, gente, gente a non finire.

Ora taglio perché mi hanno detto che sono troppo lungo...

Altre cose da fare, che noi abbiamo fatto, quando visitate Manhattan sono:
- Statua Libertà. Non è uscita con noi la sera perché era impegnata.
- Ponte Brooklin. Di gomma.
- Assistere ad un Musical a Broadway.
- Correre (beh... in verità abbiamo solo camminato...) a Central Park
- Chiaccherare coi drogati, i rapitori, i maniaci, i pazzi e gli autisti di central park,
- Visitare il Metropolitan Museum,
- Mangiare a Chinatown e passeggiare per Little Italy (non fate il contrario perché rischiate di scomparire in uno scantinato cinese e di spendere un capitale in un ristorante italiano)
- Fare shopping da Macy's: i più grandi magazzini del mondo (molto economici, per giunta!)
- Lasciare per mancia alle cameriere 10$ e un nuovo ferro da stiro.

Ok!

per il momento è tutto,
la prossima volta parlerò delle cose che ho tralasciato in questa email e che vi avevo già anticipato nelle precedenti.

Viva la Macedonia!

A presto,

Dante

10.17.2005

La settimana più noiosa...

Carisimi tutti!

questa settimana è stata la più noiosa della mia permanenza negli USA, fino a venerdì. Infatti, essendo l'ultima settimana del corso di inglese, ed essendo quest'ultimo strutturato come un corso scolastico con diverse materie (grammatica, preparazione TOEFL, conversazione avanzata, ecc...), ci sono stati tutti gli esami finali, che ho passato devo dire brillantemente. Il mio score finale è stato di 3.35 su 4. Come nota aggiuntiva, le insegnanti hanno rilevato che il mio inglese "rivela un accento fortemente marcato, tipico dei parlatori italiani". Ma se io parlo con forte accento, vorrei far osservare che gli americani NON sanno parlare l'inglese. L'americano medio è obeso perché, oltre ai panini con burro di maiale e sugo di strutto, si mangia anche il 70% delle parole. Esempio, da un fast-food:
ragazza al bancone: "dstiar?"
io: "sorry?" (scusi?)
"dstiar?"
"what???" (che cosa???)
3a volta "dstiar???" (cominciando a spazientirsi)
nota: era palese che non ero americano.
4a volta "dstiar or tkwei?"
"??????" ma cos'è... arabo?
ad un certo punto, un mio compagno di corso italiano in fila dietro di me mi avverte: "Rispondi dstiar! ha detto: "do you stay here or take away? (stai qui ho porti via?): l'ho imparato a mie spese!"
????
Alla faccia della contrazione verbale!!!
Risultato... uno studia inglese per un mese; poi, appena finito, credendo di avere il mondo sotto i piedi, va in un normalissimo fast-food e invece di ricevere un vassoio con un cheeseburger, patatine e aranciata, si ritrova un SACCHETTO con dentro un cheesburger (questo almeno l'ho indovinato) e un bicchiere di succo color rosa fosforescente uguale a quello usato da quelli dell'ANAS per fare le segnalazioni stradali sulla MI-BO a gennaio nel bel mezzo della nebbia padana! Un tal colore l'ho visto solo al San Raffaele di Milano sezione fluorangiografia.
Per non parlare del gusto: caramella zucchero fragola mandarino gommoso colla chewingum panna. Un sorso, e ingrassi come un porco. Due, e al confronto un porco è
magro come le lische di un pesce.
Al terzo sorso i porci vengono a chiderti pietà, ché stanno morendo di fame.
Comunque sia, l'americano medio, quello che non sa che esiste un inglese parlato da tutto il resto del mondo diverso dal suo, non ti aiuta assolutamente a farsi capire. Forse non sa neanche che esiste un MONDO, fuori dal suo! Forse questo è il motivo per cui vengono eletti al governo certi Signori come i vari Giorgio Arbusto, ecc... (suggerimento, prendete un dizionario ING-ITA e guardate come si dice Arbusto).
A proposito, avete mai provato a tradurre i nomi di marche americane in italiano?
Pensate, solo per fare un'esempio col computer... voi probabilmente (a parte Franco che usa Linux) starete leggendo questa email sul sistema operativo Finestre XP, con un programma che si chiama Sguardo (questa in verità non l'ho capita). Scrivete le lettere con Parola, fate i calcoli con Celletta e, per chi usa i sistemi di disegno 3D al Politecnico, progetta con LavoroSolido o con AngoloSolido. Io stesso lavoro con un programma di gestione delle regole di progettazione che si chiama FlussoDiRegole!
Ma che inventiva hanno gli americani? Forse solo quella di storpiare i nomi già esistenti? (Ricordate le "Tre Sorella"?)
Cambiamo argomento.
Quello che mi ha salvato al fast-food è Giulio, un bergamasco tifoso milanista e atalantino di quelli del tipo "va-a-lavurà-barbùn".
Il suo inglese è praticamente bergamasco d'alta montagna tradotto in inglese. Malato di calcio fino alle ossa, ieri cercava un bar che facesse vedere il Milan!!!
Qui? Negli USA? ma figuriamoci! Qui non sanno nemmeno cosè il calcio (per fortuna...)! Però rompono i c******i col football! Anche sulle lattine di carne (vi ricordate la disquisizione sui prodotti americani?) ti chiedono di rispondere a domande del tipo: di quante libbre è ingrassato X Y, pilone del Chicago Bulls mangiando un piatto di pasta col sugo di fragole e montone il 23 novembre del 1956? Chi indovina vince 10 secondi di telefonata gratuita con lui! Che c**o! Però i centralini telefonici vanno in overflow! Misteri dell'America, un Paese dove il 100% della popolazione sa rispondere a domande del tipo di quante libbre è ingrassato X Y, pilone del Chicago Bulls mangiando un piatto di pasta col sugo di fragole e montone il 23 novembre del 1956 e che invece se chiedi qual è la capitale d'Italia ti rispondono con una precisione geografica pari a quella delle loro bombe sganciate in Iraq! Però tutti gli americani vogliono andare in Italia!
Ci sarà un perché!!!
Ho detto all'inizio che questa è stata la settimana più noiosa fino a venerdì. Venerdì, infatti, dopo il party di fine corso d'inglese, sono partito con Giulio ed un altro ragazzo per Chicago in macchina (6 ore di guida e di classifiche di serie A e B!).
Chicago è una città stupenda! Ci sono molti grattacieli moderni, negozi e locali dove divertirsi. Ma pensate un attimo: immaginate di spiaccicare i grattacieli al suolo. Che cosa rimane? Una città con case moderne, negozi e locali. Praticamente Milano. Anzi, peggio perché almeno Milano ha dei bei palazzi storici!
A Milano... ahem... Chicago, avevamo un'albergo con servizio gratuito di navetta per il trenino che ci avrebbe portato in centro. Indovinate un po' chi era il conducente???
BRAVI!!! Avete indovinato! L'altro fratello gemello di Bob Marley, quello che ci ha accompagnato al Niagara!!! Omone nero capeli rasta e sigarone in bocca (quando non guida)!
Ogni volta che sali ti dice, CON UNA VOCE ACUTISSIMA DA BAMBINO E FARFUGLIANDO CON LE EFFE: "Fao! io Fono Jeffry! Come Ftai?"
"Bene, grazie. e tu?"
"Anch'io, graFFie!"
Poi comincia a guidare come un pazzo e in 3 minuti netti sei già sul trenino.
Da notare che tutti gli americani, quando vedono qualcuno passare per strada, ti dicono sempre "Ciao! Come stai?" anche se non li conosci. Ma forse di questo vi avevo già parlato.
Vorrei spendere anche due parole sul modo di vestirsi degli americani, ma credo che scriverò di questo la prossima settimana.
A proposito: la prossima settimana manderò l'email di mercoledì, perché arriva Asta e non avrò molto tempo per scrivere!

Ciao a tutti e...

see you soon!


Dante

10.10.2005

Brrr... che freddo!!!


Attenzione!



Comunicato Stampa.



A causa di imprevisti meteorologici l'intera serie di "Un Dante al sole..." non andrà più in onda a partire da questa puntata, ma verrà sostituita dalla mini-serie:

"l'uomo di ghiaccio".

Eh sì... perché finalmente (si fa per dire...) sta arrivando il grande freddo! Di botto!

Bollettino meteorologico:

Mercoledì 29 gradi, sole

Giovedì 25 gradi, sole

Venerdì 10 gradi!!! pioggia e vento.

temperatura in calo come wall street! chi ha scommesso su un bel w-e ha perso e si è preso una bella fregatura. anzi una bella freddura!

meno male che l'insegnante di Inglese mi ha incoraggiato subito:

"Ciao Cindy, che brutto tempo oggi"

"Questo non è brutto tempo a Cleveland!!!"

Perfetto! se questo non è brutto tempo, immaginiamoci quando ci sarà, "il brutto tempo"...! Vabbè! Domani andrò dal vicino (quello che ha invitato i daini a bere un the a casa sua) e gli chiederò in prestito la canoa; magari ne avrò bisogno per andare a lavorare!

Intanto però uso la macchina, di cui ho rinnovato il noleggio proprio venerdì:

"Salve posso tenere la stessa macchina? Sa... ormai mi ci sono abituato!"

"Certo, non c'è problema"

dopo due minuti di scrittura al computer...

"No... non può tenere la stessa macchina"

"e perché?"

"perché non riesco a inserirla nel computer!!!"

BENE!!!

Evviva l'elettronica! Ma che sistema usano per gestire le auto? Lo stesso programma che usano a Malpensa per gestire il traffico aereo?

Risultato: mi sono beccato quello che rimaneva nel parcheggio dell'autonoleggio: adesso mi tocca andare in giro per un mese con una macchina con l'alettone posteriore, da vero tamarro!

Ma veniamo al primo dei due punti culmine della settimana: la riunione importante di lavoro di giovedì sera con i colleghi dell'ufficio.

Passo indietro: martedì mi dicono: Dante, giovedì riunione con gli sviluppatori del software e alcuni tecnici. Vuoi venire anche tu? "Dovresti indossare qualcosa di sportivo".

???

qualcosa di sportivo???

Giovedì: alle 7: gente che si presenta in pantaloncini corti, maglietta a maniche corte e scarpe da tennis! Uno con la bandana cattiva da pirata portoricano in testa.

missione della riunione di lavoro: FARE PIU' PUNTI DEGLI ALTRI!

Dove? AL LASER GAME di Cleveland!

Evviva gli appuntamenti di lavoro!

1 ora di Laser Game mi sono costati 12 strappi muscolari, 25 contratture e 10 promesse di omicidio!

Ma alla fine la mia squadra ha vinto (sorvoliamo però sui parziali e soprattutto sul mio...) e la partita è finita in gloria: 4 teglie di pizza e due casse di birra, tutto a spese dell'azienda (compresa l'ora di gioco).

Leggermente confuso e ubriacato dalla vittoria (ecché credete... mica mi sono ubriacato di birra!!!) , per tornare a casa ho sbagliato AUTOSTRADA e mi sono fatto 25 miglia (40 km) di giro turistico aggiuntivo, prima di ACCORGERMI di avere sbagliato strada per poi tornare indietro!

In verità sono tanti gli "appuntamenti" di lavoro che la RuleStream Corporation organizza per i suoi dipendenti: martedì cena ristorante italiano, mercoledì cinema (cartone animato), giovedì Laser Game.

Secondo me se producessero videogiochi invece che software per l'ingegneria, forse farebbero più soldi!!!

Il secondo punto clue della settimana riguarda la gita organizzata dal corso di inglese di sabato alle Cascate del Niagara.

Ragazzi... sono fenomenali! Veramente impressionanti! C'è un battello che ti porta proprio sotto il muro d'acqua: devi indossare la mantellina che ti danno perché altrimenti ti inzuppi tutto, considerando il polverone d'acqua che si solleva! Poi c'è la possibilità di fare un passaggio a piedi proprio di fianco alle cascate: se allunghi il braccio tocchi l'acqua. Lì veramente ti bagni. L'organizzazione ti fornisce di sandali di plastica (ti devi togliere le scarpe e le calze e tirare su i pantaloni) e la mantellina, poi... buona doccia!!!

Per arrivare alle Cascate, abbiamo noleggiato 4 taxi da 12 posti (pulmini). Formazione dei tassisti:

alla guida del Taxi numero 1: Bob Marley a 72 anni. Vecchio nero semipelato con capelli lunghi rasta fino alla schiena e sigarone in bocca.

Taxi 2: Totò l'africano: nero con mento squadrato sguardo stralunato e... sigarone in bocca.

Taxi 3: Non guardarmi non ti sento. soprattutto non guardarmi. nero strabico con la faccia da pazzo instabile appena fuggito dal manicomio, cappellino verde scuro prato-di-milano e... sigarone in bocca!

Taxi 4: Mike Tyson, il suo secondo mestiere. Dai, diglielo in faccia, se hai il coraggio, che ormai è un fallito! Anche lui col sigarone in bocca.

Per fortuna, nessuno fumava durante il viaggio.

Indovinate in quale taxi sono salito?

Bravi! Taxi numero 3!!!

Come un cane assomiglia al suo padrone, anche un taxi assomiglia al suo tassista.

Anche per il taxi 3 questa regola era vera (tranne il colore, che era bianco). Pulmino instabile sopra le 40 miglia orarie, tappezzeria verde prato-di-milano e... sigarone fumante di dietro! Ad un certo punto il tassista si ferma di botto IN MEZZO ALL'AUTOSTRADA, scende e ci abbandona sul pulmino, scappando di corsa dietro un cespuglio (!!!???!!!). Dopo un paio di minuti ritorna soddisfatto!

Va bene che quando scappa scappa, ma qui si esagera!!!

Quando tornerò in Italia, vi farò vedere le foto che ho scattato.

Noterete TRE particolari: il primo ve lo devo anticipare, gli altri due li noterete da soli:

1-. Gli asiatici facevano a gara per fare le foto... CON ME!!! E chi sono io? Babbo Orientale? E non ero nemmeno vestito di Rosso Partito!

2-. Ci sono un sacco di asiatici, per l'appunto (ma questo lo sapevate di già). Non pensiate però che io sia razzista quando rido (bonariamente) di loro o che mi creda chissacchì; i coreani, i taiwanesi, i thailandesi e i giapponesi, infatti, sono simpaticissimi e meritano tutta la stima di questo mondo. Però diminuiamo il numero dei cinesi, per favore. Grazie.

3-. Quando scatti le foto con gli asiatici, devono sempre fare il segno della V di vittoria con le dita! Perché??? e perché se non lo fanno devono rifare la foto???



Con quest'ultimo dilemma vi lascio, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana.



Have a good week!



Dante



PS: mi sono scordato di parlarvi di Tonino 'o Scassatore, omino simpaticissimo tuttofare che viene a fare le riparazioni, ma ve ne parlerò un'altra volta. Voi, intanto, andatevi a riguardare come si gioca a Super Mario Bros!



Ciao!

10.03.2005

Un Dante al sole!

Salve a tutti...



Chi avesse perso la prima o la seconda puntata, come la volta scorsa, mi mandi una e-mail che gliele rimando...

UN DANTE AL SOLE... (dell'Ohio) (Terza puntata)!

Riassunto delle puntate precedenti...

Non ve lo faccio! Rileggetevi le mail precedenti!

:-)

Questa settimana vi parlerò delle mie due compagne d'appartamento, maestre speciali per bambini con difficoltà di linguaggio. Ho trovato l'ambiente giusto. Probabilmente in queste 3 prime settimane devo essere sembrato loro un loro allievo incapace di parlare, con l'aggravante che mentre i loro bambini riescono a capire quel che loro dicono, io dovevo farmi ripetere tutto almeno 2 volte! D'altronde, questa per me non è una novità! Infatti non è un problema di lingua, o almeno, non lo è più. Chi lavora con me sa benissimo che la mia memoria arriva a giusto due secondi prima e quindi anche al lavoro devo farmi ripetere le cose! ma torniamo a... di cosa stavamo parlando? Non me lo ricordo più! Vabbè, allora parlerò delle mie due compagne d'appartamento.

Una si chiama Amanda, 31 anni, e l'altra Connie, 29. sono molto simpatiche e grandi lavoratrici, tanto che spesso le vedo solo al mattino e alla sera tardi. Qualche volta la sera esco con loro e con il moroso di Amanda, Steve, quello che mi ha pagato il conto da Valerio a Little Italy la settimana scorsa!!! Veramente un amico! Siccome tutti dicono che sono tirato come un elastico con la sclerosi multipla, giusto per non contraddirmi, ancora non ho cerc... ahem... trovato l'occasione per ripagare! In verità mi sono offerto di preparare una cenetta italiana che è andata molto bene. Ho perfino evitato l'intervento dei pompieri.

Voi a questo punto vi farete due domande: la prima è: ma quand'è che Dante smette di rompere con queste email? Mentre l'altra è: dove trova Dante il materiale per preparare una cenetta italiana?

Alla prima non rispondo, mentre per soddisfare le fortissima curiosità che sicuramente avrete sulla seconda domanda, vi dirò che esistono diversi negozi di prodotti italiani. In uno c'ho perfino trovato la marca "TRE SORELLA"! (con relativa traduzione in calce "The Three Sisters"). Evviva la grammatica, e questo la dice lunga sui prodotti cosiddetti "italiani". Ma la pasta Barilla c'è sempre, come la De Cecco o la Molisana. I sughi sono di vario genere, dal normale sugo alla marinara (senza grassi per diabetici e pronto in 12 secondi al micro) al generico sugo "per pasta", leggera mistura che contiene pomodori, olive, olio, sale, peperoni, carne, pesce, mais, piselli, carote, basilico, topi morti e cervi affettati. Praticamente un cucchiaino corrisponde all'equivalente calorico sviluppato da un trattore Lamborghini da 850 cavalli in una intera giornata lavorativa. Due cucchiaini sfamano il Brasile.

La prima volta che vai a far spesa, ti ci vogliono 3 ore (tempo effettivo che io ho impiegato) per raccapezzarti, dal momento che i prodotti sono tutti presentati in maniera diversa dalla nostra: il latte in bidoncini, i minestroni in lattine, lo yogurt in vasetti conici come i nostri, ma al contrario! In qualche supermercato forse vendono anche i bambini in provetta. La Danone qui si chiama Dannon e il suo yogurt è talmente denso che per mangiarlo, devi andare nel reparto Brico e usare la motosega! Alla cassa, passato l'infarto delle tasse (ricordate la prima puntata?), c'è sempre un ragazzo (proprio uno per cassa), oltre la cassiera, che ti mette la spesa nelle buste, utilizzando la media di una busta ogni 3 prodotti scarsi. Se lo chiedi, altri 5 o 6 ragazzi ti mettono la spesa in macchina. Se si facesse così anche in Italia, forse risolveremmo la questione del Milione di Posti di lavoro!

Ok... devo darvi una brutta notizia...

Madame Mc Collough è in vacanza per 2 settimane e non la vedrò più fino alla fine del corso... peccato: non troverò mai più nessuno che sappia fare l'imitazione della foca che si siede alla cattedra e ti interroga, come sa fare lei!

Vabbè!

Per oggi è tutto,

arrivederci alla prox settimana!

Kisses,

Dante

9.25.2005

Seconda Puntata...

Salve a tutti…


Chi avesse perso la prima puntata, mi mandi una e-mail che gliela rimando…


UN DANTE AL SOLE… (dell’Ohio) (seconda puntata)!


Eccoci di nuovo qui!

Scusate se non ho risposto alle mail che mi avete spedito dopo la prima puntata, ma erano un po’ troppe…

Questa settimana non mi avete trovato su MSN perché ho cominciato il corso d’inglese all’università Case Western di Cleveland. Al mattino corso di 4 ore e al pomeriggio vado a lavoro fino alle circa le 7 del pomeriggio. Rispetto alla prima settimana, i ritmi non sono cambiati (la solita gente che si fa 8 o 9 pause caffé al giorno e produce la solita piantagione di sigarette!!! Se raccogliessi tutte le sigarette che sono per terra (anzi, nei cestini… qui nessuno butta niente in terra…) e recuperassi il tabacco non fumato, si potrebbe rifornire tutto il Politecnico di Milano nei giorni d’esame (però… potrebbe essere un business!!!).

Ma torniamo al Corso d’Inglese.

Composizione totale di tutte le classi:

EUROPEI: 4

AMERICANI (intero continente): 0

ARABI: 4

CINESI, VIETNAMITI, CORANI:1000000000!!!!! Aiuto c’è l’invasione!!! Qui è già cominciata!!!

La prima lingua parlata qui è il Thai, segue il cinese, poi il coreano, infine l’inglese!!! Se lo sapevo andavo a studiare l’inglese in Tailandia, ché magari lì c’era pure il sole!!!

In verità qui c’è un caldo della miseria! La gente usa ancora gli infradito, i pantaloncini corti e le magliette talmente sbracciate che al confronto un bikini è un pullover a collo alto!

Mi hanno detto però che a metà ottobre potrebbe già esserci la prima neve! E che mi devo preparare a vedere "palate di neve! Neve come non ne hai mai vista prima" (mi hanno detto)… mah! Stiamo a vedere… magari chiederò in prestito la slitta di Babbo Natale per andare a lavoro… tanto a dicembre ritorno e appena vado in Finlandia gliela restituisco…

La cosa più bella che ho visto in questa settimana è… Madame McCallough!!!

Insegnante di inglese di origine irlandese e tedesca!!!

Pezzo di donna gigantesca (non grassa ma grande e con due braccia da scaricatore di porto che se sbagli un verbo ti tocca andare all’ospedale in chirurgia plastica!!!), capelli a caschetto biondi come il platino e lisci come una nocciolina, occhi azzurri spiritati che quando ti guarda sembra che ti faccia i raggi X. Stile all’antica tipo college inglese dell’ottocento e (udite udite!!!) munita di MONOCOLO!!!

Immaginatela mentre scansiona la lista dei presenti col monocolo e dice: "uhm… vediamo chi posso chiamare…" ed ad un certo punto ti guarda con quegli occhi al plutonio ed esclama con un sorriso compiaciuto da casa di cura per pazzi: Dante!!!, parlami di…"!

Ogni volta che la vedo muoio dalle risate!!! Una volta addirittura ha tentato di imitare l’andamento di un bambino che impara a camminare nel tentativo di illustrarne il significato del verbo: donnone di quasi 2 metri che ciondolava!!! Per trattenere le risate ho dovuto violentare il mio stomaco che era in preda alle più terribili convulsioni, che al confronto gli uragani di queste zone sono degli spifferi!!! Ma in fin dei conti è molto brava e (quasi) simpatica…

Ho visitato la Little Italy, il posto dove ci sono tutti gli italiani o, meglio, i loro figli, dal momento che la maggior parte degli italiani mi hanno detto che è ritornata in Italia. Ma qualcuno ancora è rimasto e gestisce qualche ristorante. Sono stato a mangiare con i miei amici americani in un ristorante dove (anche aiutato da qualche bicchiere di vino in più…) ho cominciato a parlare con i gestori (italiani e americani). È vero… il buon vino aiuta la comunicazione e devo dire che non ho mai parlato inglese così spedito in tutta la mia vita!!! Quando farò il TOEFL test (test di conoscenza dell’inglese) quasi quasi prima di entrare in aula mi scolo una bottiglia di Barbera! Comunque, parli, discuti, ridi, racconti, mangi piatti italiani, conosci un sacco di gente nuova e poi…


Poi arriva il conto!!!


Meno male che hanno offerto i miei amici (che mi hanno assicurato che già conoscevano i prezzi perché ci vanno abbastanza spesso, e allora io dico… siete un po’ pirla! Andate in un altro locale!).


Per questa settimana è tutto, le foto non sono riuscito a scaricarle dalla macchina fotografica per un piccolo particolare tecnico che risolverò appena andrò in ufficio lunedì pomeriggio per me e sera per voi!


Ciao a tutti e


Have a good week!


Dante

9.18.2005

W LA MERIKA

Ciao a tutti!
Con qualcuno ci siamo gia visti, scritti o parlati su msn, con gli altri invece no (ma va??? sono proprio un mago della logica…).
A parte il fatto che lavorare LONTANO dal politecnico è veramente una cosa salutare (ciao ciao), qui si sta veramente bene e lavorare con un’azienda americana è veramente molto… rilassante!
Ogni trenta secondi i miei nuovi colleghi sono fuori a fumarsi delle paglie o a bere dei caffè come dei turchi… però mi sembrano molto in gamba (come il max) e ho anche conosciuto qualche genio della programmazione (soprattutto un indiano coi cojoni e contro cojoni…). Le cinque arrivano presto e spesso rimango quasi solo in ufficio per poter lavorare un po’ di più, ma subito per fortuna mi passa la voglia e così me ne vado via anch’io! Tanto per cambiare, ho gia conosciuto, oltre a Picone che conoscevo già (dirigente RuleStream), anche un paio di altri "italiani", trasferitisi da bambini o con avi italiani. Qualcuno parla anche l’italiano (poco).
  • In America tutto è diverso (e tutto è più grande):

  • Auto: tutte col cambio automatico. La classe economica è la nostra Ford Escort! Più piccole non esistono. Però la maggior parte delle auto sono europee (Audi, BMW, Volvo, ecc…)

  • Strade: le strisce pedonali sono proprio DUE strisce che corrono trasversalmente alla strada, quasi come se fossero una corsia perpendicolare alla strada. Me ne sono accorto quando stavo per mettere sotto qualcuno…

  • Semafori: SI PUO’ GIRARE A DESTRA COL ROSSO!!! A meno che non ci sia un cartello vicino al semaforo che lo vieta. Se è notte è c’è scuro e non vedi il cartello, uccidi qualcuno.

  • Case: sono per lo più tutte villette con giardino, super mega fuoristrada parcheggiato di fianco e visitate oltre che dagli umani anche dagli animali. Tre giorni fa ho visto due daini che andavano a trovare il mio vicino…

  • Prezzi: sono un’inc…ta clamorosa la prima volta che fai spesa… sono esposti tutti senza tasse!!! Poi arrivi alla cassa e ti accorgi della sorpresa…

  • Polizia: è come nei telefilm… macchinoni stile anni 70 e poliziottoni immensi con occhiali scuri, pistoloni e chewingum!

  • Numeri: non che dia i numeri, ma quelli delle misure. °F invece dei °C, galloni per litri, miglia per chilometri, ecc… non ho ancora capito quanto cavolo costa la benzina!!! (quanto fa 3$ al gallone???)

  • Sport: il football al posto del calcio, poi non cambia di molto… tutti rincoglioniti come in Italia. Però qui, in ogni partita, anche fra college (e io ne ho uno gesuita proprio qui di fianco), ci sono sempre le ragazze pon-pon!!! Perché da noi no?

  • Chiesa: sono stato nella cappella del college (appunto): il classico prete americano. Alto, magro, capelli bianchi e sopracciglia bianche spesse come un panino del baracchino.
Vabbè… per ora può bastare. Il prossimo resoconto a breve.
Sto allestendo un sito dove metterò anche qualche foto. Quando (e se) sarà pronto vi avvertirò.
Un saluto a tutti,
have a nice day,
Dante

8.30.2005

Ciao!!!


Ciao a tutti!!!
Benvenuti sul mio nuovo sito!
Mi chiamo Dante, vivo a Parma e frequento un corso di Dottorato al Politecnico di Milano.

Ho creato questo sito in cui metterò online con cadenza (quasi) settimanale tutte le mie impressioni sugli Stati Uniti.

CIAO A TUTTI E BUONA NAVIGAZIONE!

Dante