10.17.2005

La settimana più noiosa...

Carisimi tutti!

questa settimana è stata la più noiosa della mia permanenza negli USA, fino a venerdì. Infatti, essendo l'ultima settimana del corso di inglese, ed essendo quest'ultimo strutturato come un corso scolastico con diverse materie (grammatica, preparazione TOEFL, conversazione avanzata, ecc...), ci sono stati tutti gli esami finali, che ho passato devo dire brillantemente. Il mio score finale è stato di 3.35 su 4. Come nota aggiuntiva, le insegnanti hanno rilevato che il mio inglese "rivela un accento fortemente marcato, tipico dei parlatori italiani". Ma se io parlo con forte accento, vorrei far osservare che gli americani NON sanno parlare l'inglese. L'americano medio è obeso perché, oltre ai panini con burro di maiale e sugo di strutto, si mangia anche il 70% delle parole. Esempio, da un fast-food:
ragazza al bancone: "dstiar?"
io: "sorry?" (scusi?)
"dstiar?"
"what???" (che cosa???)
3a volta "dstiar???" (cominciando a spazientirsi)
nota: era palese che non ero americano.
4a volta "dstiar or tkwei?"
"??????" ma cos'è... arabo?
ad un certo punto, un mio compagno di corso italiano in fila dietro di me mi avverte: "Rispondi dstiar! ha detto: "do you stay here or take away? (stai qui ho porti via?): l'ho imparato a mie spese!"
????
Alla faccia della contrazione verbale!!!
Risultato... uno studia inglese per un mese; poi, appena finito, credendo di avere il mondo sotto i piedi, va in un normalissimo fast-food e invece di ricevere un vassoio con un cheeseburger, patatine e aranciata, si ritrova un SACCHETTO con dentro un cheesburger (questo almeno l'ho indovinato) e un bicchiere di succo color rosa fosforescente uguale a quello usato da quelli dell'ANAS per fare le segnalazioni stradali sulla MI-BO a gennaio nel bel mezzo della nebbia padana! Un tal colore l'ho visto solo al San Raffaele di Milano sezione fluorangiografia.
Per non parlare del gusto: caramella zucchero fragola mandarino gommoso colla chewingum panna. Un sorso, e ingrassi come un porco. Due, e al confronto un porco è
magro come le lische di un pesce.
Al terzo sorso i porci vengono a chiderti pietà, ché stanno morendo di fame.
Comunque sia, l'americano medio, quello che non sa che esiste un inglese parlato da tutto il resto del mondo diverso dal suo, non ti aiuta assolutamente a farsi capire. Forse non sa neanche che esiste un MONDO, fuori dal suo! Forse questo è il motivo per cui vengono eletti al governo certi Signori come i vari Giorgio Arbusto, ecc... (suggerimento, prendete un dizionario ING-ITA e guardate come si dice Arbusto).
A proposito, avete mai provato a tradurre i nomi di marche americane in italiano?
Pensate, solo per fare un'esempio col computer... voi probabilmente (a parte Franco che usa Linux) starete leggendo questa email sul sistema operativo Finestre XP, con un programma che si chiama Sguardo (questa in verità non l'ho capita). Scrivete le lettere con Parola, fate i calcoli con Celletta e, per chi usa i sistemi di disegno 3D al Politecnico, progetta con LavoroSolido o con AngoloSolido. Io stesso lavoro con un programma di gestione delle regole di progettazione che si chiama FlussoDiRegole!
Ma che inventiva hanno gli americani? Forse solo quella di storpiare i nomi già esistenti? (Ricordate le "Tre Sorella"?)
Cambiamo argomento.
Quello che mi ha salvato al fast-food è Giulio, un bergamasco tifoso milanista e atalantino di quelli del tipo "va-a-lavurà-barbùn".
Il suo inglese è praticamente bergamasco d'alta montagna tradotto in inglese. Malato di calcio fino alle ossa, ieri cercava un bar che facesse vedere il Milan!!!
Qui? Negli USA? ma figuriamoci! Qui non sanno nemmeno cosè il calcio (per fortuna...)! Però rompono i c******i col football! Anche sulle lattine di carne (vi ricordate la disquisizione sui prodotti americani?) ti chiedono di rispondere a domande del tipo: di quante libbre è ingrassato X Y, pilone del Chicago Bulls mangiando un piatto di pasta col sugo di fragole e montone il 23 novembre del 1956? Chi indovina vince 10 secondi di telefonata gratuita con lui! Che c**o! Però i centralini telefonici vanno in overflow! Misteri dell'America, un Paese dove il 100% della popolazione sa rispondere a domande del tipo di quante libbre è ingrassato X Y, pilone del Chicago Bulls mangiando un piatto di pasta col sugo di fragole e montone il 23 novembre del 1956 e che invece se chiedi qual è la capitale d'Italia ti rispondono con una precisione geografica pari a quella delle loro bombe sganciate in Iraq! Però tutti gli americani vogliono andare in Italia!
Ci sarà un perché!!!
Ho detto all'inizio che questa è stata la settimana più noiosa fino a venerdì. Venerdì, infatti, dopo il party di fine corso d'inglese, sono partito con Giulio ed un altro ragazzo per Chicago in macchina (6 ore di guida e di classifiche di serie A e B!).
Chicago è una città stupenda! Ci sono molti grattacieli moderni, negozi e locali dove divertirsi. Ma pensate un attimo: immaginate di spiaccicare i grattacieli al suolo. Che cosa rimane? Una città con case moderne, negozi e locali. Praticamente Milano. Anzi, peggio perché almeno Milano ha dei bei palazzi storici!
A Milano... ahem... Chicago, avevamo un'albergo con servizio gratuito di navetta per il trenino che ci avrebbe portato in centro. Indovinate un po' chi era il conducente???
BRAVI!!! Avete indovinato! L'altro fratello gemello di Bob Marley, quello che ci ha accompagnato al Niagara!!! Omone nero capeli rasta e sigarone in bocca (quando non guida)!
Ogni volta che sali ti dice, CON UNA VOCE ACUTISSIMA DA BAMBINO E FARFUGLIANDO CON LE EFFE: "Fao! io Fono Jeffry! Come Ftai?"
"Bene, grazie. e tu?"
"Anch'io, graFFie!"
Poi comincia a guidare come un pazzo e in 3 minuti netti sei già sul trenino.
Da notare che tutti gli americani, quando vedono qualcuno passare per strada, ti dicono sempre "Ciao! Come stai?" anche se non li conosci. Ma forse di questo vi avevo già parlato.
Vorrei spendere anche due parole sul modo di vestirsi degli americani, ma credo che scriverò di questo la prossima settimana.
A proposito: la prossima settimana manderò l'email di mercoledì, perché arriva Asta e non avrò molto tempo per scrivere!

Ciao a tutti e...

see you soon!


Dante

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